DETTAGLI DIMENTICATI?

Nel ricco ed esteso borgo antico, originalmente racchiuso da imponenti mura con ben sette porte urbiche e dalla struttura ancora caratteristicamente medievale, con strade irregolari e tortuose viuzze, meritano una visita:

  • la cattedrale di Santa Maria Assunta, che conserva, accanto a limitate vestigia medievali (il grande rosone e il ricco fonte battesimale), splendide tele settecentesche e marmi barocchi;
  • l'antica matrice di San Severino, dedicata al santo patrono, con esterni romanici (spicca la facciata di transetto, con prestigioso archivolto e bel rosone a sei raggi) e slanciato campanile con guglia piramidale;
  • la scenografica chiesa arcipretale di San Nicola, dallo sfarzoso interno rococò ideato dall'architetto ticinese Ambrosio Piazza, ricco di uno stupefacente soffitto di Nicola Menzele e con monumentale organo a canne di Innocenzo Gallo;
  • la collegiata di San Giovanni Battista, con numerosi dipinti di scuola napoletana;
  • la chiesa di San Lorenzo delle monache benedettine, progettata da Giuseppe Astarita e dal Piazza (che disegnò la superba facciata rococò e l'elegante campanile), adorna di meravigliosi altari sanmartiniani (il maggiore è uno dei capolavori del genere) e dipinti del Menzele;
  • la Chiesa della Pietà, sede della confraternita dei Morti, dal fastoso interno, decorato con marmi policromi e dipinti barocchi, in cui troneggia la grande macchina d'altare di Gennaro Sanmartino;
  • la vicina Chiesa del Carmine, sormontata da elegante cupola maiolicata (vi si venera la bella statua della Vergine, capolavoro di Gennaro Trillocco);
  • la chiesa di San Francesco, con annesso monastero dei frati minori conventuali, oggi sede del Museo Civico e della Biblioteca "Minuziano";
  • la centralissima Chiesa della Trinità, parte integrante del monastero celestino, dalla sobria facciata barocca e con navata adorna di preziosi altari marmorei, notevoli dipinti e uno splendido organo a canne del 1701;
  • l'elegante chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, dei padri cappuccini, con mirabile polittico tardo-rinascimentale di Ippolito Borghese;
  • la piccola chiesa di Santa Lucia, dal delizioso interno rococò; il santuario della Madonna del Soccorso, con bella facciata settecentesca, che custodisce la statua della veneratissima patrona bruna, in onore della quale e dei santi protettori Severino e Severo si svolge in maggio una incomparabile festa, dalle forti suggestioni, con sfarzosa processione caratterizzata da numerose statue di santi e dall'inebriante incendio di rumorose e gaie "batterie" pirotecniche, un vero e proprio unicum nel panorama dello spettacolare effimero barocco, documentate a San Severo dagli inizi del XVIII secolo.

Altre chiese storiche sono quella di San Sebastiano fuori le mura (detta anche del Rosario o della Libera), con statue e dipinti, di Santa Maria delle Grazie, tempio tardo-barocco a tre navate, di Sant'Antonio abate, con altare maggiore napoletano, di San Matteo (o di san Bernardino), unico resto del grandioso complesso monastico dei padri zoccolanti, e di Croce Santa, che nella cripta conserva una bella Pietà lapidea del primo Rinascimento.

Si consiglia una visita anche al ricco Museo Diocesano (sito nei sotterranei del secentesco Palazzo del Seminario), al Teatro Giuseppe Verdi, all'ottocentesca Villa Comunale e alle caratteristiche cantine ed enoteche, alcune delle quali vere e proprie cattedrali ipogeiche.

Testi a cura di Antonietta Barletta, Emanuele D`Angelo, Giuseppe dell`Oglio

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